“Sono venuto a gettare fuoco sulla terra” – XX domenica del Tempo ordinario, anno C

“Sono venuto a gettare fuoco sulla terra” (Lc 12,49).

Non è mai stato semplice per nessuno prendere decisioni, tantomeno oggi. L’incertezza della nostra società ci coinvolge tutti e ci trascina nell’indecisione, nel tenere aperte diverse porte pensando così di potercela cavare meglio o nella rigidità della sosta per paura di sbagliare. Se nel mondo dell’impresa ci si affida ad esperti esterni per prendere delle decisioni, nella vita familiare, nelle relazioni e nel realizzare il progetto della propria vita, spesso ci si lascia andare al navigare a vista, rimandando tanti passi, piuttosto che prenderci insieme al Signore la responsabilità di scegliere. Per vivere, però, c’è bisogno di decidersi, ossia di de-cidere, di “tagliare-via” le tante possibilità prendendone una e investendovi tutte le nostre energie. È così dal primo giorno in cui siamo al mondo: nei primi istanti della nostra vita qualcuno ha preso la ferma decisione di tagliare il nostro cordone ombelicale, permettendo di vivere a noi e a nostra madre. Da quel giorno ci è stato insegnato che se vogliamo vivere… dobbiamo imparare a decidere.

Questo è quanto anche ci dice il Signore. Usando parole dai toni forti, che non siamo abituati ad ascoltare da lui, egli ci chiede di riconoscere la potenza della sua presenza e della sua parola. Gesù non si pone certamente come un rivoluzionario violento: tuttavia è un rivoluzionario anche lui, che ha una forza dirompente, capace di mettere in discussione il cuore, la mentalità, le relazioni familiari e sociali. La persona di Gesù è un fuoco, un fuoco che brucia, che divampa, che illumina, che riscalda, che consuma e che ci chiama a deciderci per lui. Diventa importante oggi, allora, verificare come siamo dinanzi a questo fuoco. Ci lasciamo avvicinare oppure ne stiamo ben lontani, per paura di bruciarci? Permettiamo al Signore di entrare in noi e infiammarci di passione per la vita, per gli altri, per la giustizia, la pace e la verità, per la comunità, il Vangelo e la Chiesa? Il Signore è un fuoco capace di bruciare ogni paura, ma anche i nostri peccati, i nostri vizi e modi sbagliati di vivere e, se glielo permettiamo, con la sua presenza è capace di illuminare la nostra coscienza, così da compiere scelte in sintonia con la sua parola, piuttosto che alla luce del semplice buon senso o, peggio, del parere di chi fa la voce più grossa.

Quando sant’Ignazio, fondatore dei Gesuiti, la compagnia a cui apparteneva anche papa Francesco, inviò i suoi dodici compagni ad annunciare il Vangelo in giro per il mondo, disse il giorno della loro partenza: “Andate e incendiate il mondo”. Così il Signore con noi: oggi viene ad accenderci con il suo fuoco e a inviarci a incendiare il mondo con la sua novità. Lasciamoci toccare dal suo fuoco, perché la sua grazia ci dia la luce e la forza di deciderci per lui e prendere ogni giorno decisioni per la vita.

– don Silvano, Casa Sant’Andrea